Premio Letterario "Ettore Ottaviano" XII Edizione |
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Scadenza iscrizione: 31 Maggio 2011 |
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Associazione Turistica Pro Loco di S. Caterina Rocca d’Arazzo 14030 Rocca d’Arazzo (AT) |
segreteria@premioottaviano.it
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0141408010 |
3495029075 |
http://www.premioottaviano.it
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una copia in formato elettronico all’indirizzo e-mail come allegato in formato di testo compatibile con i principali sistemi operativi (.txt, .doc, .rtf, .odt ) o in formato .PDF. |
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bando premio letterario 2011.doc |
regolamento_premio_letterario_2011-1.pdf |
dichiarazione_allegata_bando_2011.doc |
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Fratelli d’Italia, storie e storielle sul Bel Paese. Fatti, persone, avvenimenti, pettegolezzi e sogni che raccontano l’Italia e gli italiani. |
una copia in formato elettronico all’indirizzo e-mail segreteria@premioottaviano.it |
9000 caratteri dattiloscritti |
I testi presentati devono essere inediti e non devono aver partecipato alle precedenti edizioni del Premio. |
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Nessuna quota di adesione |
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I premi, in buoni acquisto libri, consistono in:
12° Premio E. Ottaviano – assegnato dalla Giuria di Esperti – € 300
Premio “Lorenzo Sacchero” – assegnato dalla Giuria del Premio Letterario – € 200
Premio del pubblico – assegnato dal pubblico – € 200
Tutti i finalisti saranno avvisati in tempo utile per partecipare alla serata finale di premiazione. I finalisti e vincitori dovranno presenziare alla serata finale per poter ritirare i premi |
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La finale avrà il seguente svolgimento:
ore 17.30 inaugurazione del nuovo locale polifunzionale ricavato dalla ristrutturazione delle ex scuole elementari con la partecipazione del pubblico, delle Giurie, dei giornalisti e di personalità politiche ed istituzionali
ore 18.30 lettura dei brani finalisti e del brano vincitore del “Premio Lorenzo Sacchero” con gli attori del Teatro degli Acerbi e musicisti
ore 20 cena per i partecipanti e per il pubblico
ore 21 proclamazione dei vincitori
ore 21.30 spettacolo musicale per il pubblico ed i partecipanti |
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comunicazione telefonica ai finalisti e pubblicazione sul sito. |
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Le giurie saranno così composte:
Giuria del Premio Letterario: membri della Pro Loco di S. Caterina di Rocca d’Arazzo e della comunità della Frazione che da anni si occupano di realizzare e promuovere il Premio Letterario
Giuria di Esperti: formata da personalità nel campo della letteratura, drammaturgia e del giornalismo
Giuria Popolare: il pubblico presente alla serata finale
La Giuria del Premio Letterario sceglierà una rosa di 10 brani, tra cui la Giuria di Esperti promuoverà 3 finalisti e proclamerà la graduatoria finale dei premiati nella giornata conclusiva di domenica 17 luglio 2011.
La Giuria del Premio Letterario proclamerà inoltre il vincitore del “Premio Lorenzo Sacchero”, premiando il racconto che, partendo dal tema del bando, meglio rappresenterà lo spirito di questo personaggio .
Il racconto vincitore verrà letto nella serata finale insieme ai 3 finalisti delle selezioni |
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- Svolgimento La Giuria del Premio Letterario sceglierà una rosa di 10 brani, tra cui la Giuria di Esperti promuoverà 3 finalisti e proclamerà la graduatoria finale dei premiati nella giornata conclusiva di domenica 17 luglio 2011. La Giuria del Premio Letterario proclamerà inoltre il vincitore del “Premio Lorenzo Sacchero”, premiando il racconto che, partendo dal tema del bando, meglio rappresenterà lo spirito di questo personaggio. Il racconto vincitore verrà letto nella serata finale insieme ai 3 finalisti delle selezioni. Le opere inviate non saranno restituite, saranno conservate nell’Archivio del Comune di Rocca d’Arazzo. Il parere della giuria è insindacabile. La partecipazione al concorso comporta: la totale accettazione del presente regolamento, l’automatica cessione a titolo gratuito dei diritti limitatamente all’eventuale pubblicazione su antologia del premio e per la eventuale lettura in pubblico dell’opera nel corso della cerimonia di premiazione. Non è prevista alcuna forma di compenso o rimborso spese.
- Aggiunta al tema del concorso: “E’ un paese strano, l’Italia. Siamo un popolo che sembra aver smarrito la propria memoria; abbiamo esaurito il desiderio di libertà perché abbiamo dimenticato la dittatura, abbiamo smesso di dare valore alla terra perché non sappiamo più cos’è la fame e vogliamo vivere connessi dalla tecnologia, perché non ci ricordiamo più come eravamo affiatati quando stavamo nelle piazze assolate dell’estate a guardare esibirsi i giocatori della pallapugno o del tamburello. Però non abbiamo mai perso né la spontaneità di raccontare i fatti nostri né la curiosità di ascoltare quelli altrui, come se ci trovassimo sempre sulla piazza di un mercato, al tavolino di un bar, sul sagrato di una chiesa o in una qualunque bottega di paese. Centocinquant’ anni dopo un parto lungo e travagliato, ci è venuta ancora la voglia di ascoltare il racconto dei fatti vostri, di quelli altrui o se preferite di quelli inventati che mai nessuno ha avuto l’ intuizione di raccontare. Perché tra altri centocinquant’anni si possa ancora dire con serenità: “E’ un paese strano, l’Italia”.
di Bruno Bianco |
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