Verranno considerati con particolare attenzione, nella selezione degli elaborati, quei lavori che fanno emergere la relazione dell’Autore con lo sfondo culturale dove ha luogo l’azione narrata e che coglieranno e divulgheranno il patrimonio culturale legato al folklore ed alle tradizioni mettendone in luce il radicamento nelle comunità.
Allo scopo di far comprendere lo spirito dell’iniziativa, che non intende avere respiro localistico ma nello stesso tempo
risultare del tutto radicata sul territorio, si desidera citare di seguito due passaggi dell’epistolario di H.P. Lovecraft tratto dalla
raccolta “L’orrore della realtà”.
“Penso che uno scrittore rifletta essenzialmente il proprio ambiente e dia il meglio di sé quando basa le sue storie e le sue
caratterizzazioni su uno stile di vita e uno sfondo culturale con cui intrattiene una relazione profonda e radicata.” (lettera a
Donald Wandrei di H P Lovecraft, 10/2/1927).
“Secondo me l’arte più sincera è quella locale, legata alla terra in cui si è nati, perché anche quando un artista canta di meravigliose terre lontane non fa altro che celebrare la propria terra, occultandola sotto uno sgargiante, esotico mantello.”
(…) “Chi vuole dedicarsi all’arte deve tornare a un ambiente cui sente di appartenere e le cui radici affondano profondamente nel passato.” (lettera a Bernard A. Dwyer di H P Lovecraft, Giugno